Quando la season 4 di The Italian Job iniziò, il destino sembrava già scritto. Gli avvenimenti dei mesi precedenti avevano già indirizzato inesorabilmente il flusso degli eventi. Il 24 novembre alle ore 16.00 Skynet … pardon Kunos… avanzò alla versione 1.8 e divenne autocosciente. Inviò sulle piste dei modernissimi terminator modello T-1000 sotto le mentite spoglie di una neanche troppo piacente coupé bavarese. Quando scomparirono le palle di fuoco apparse nei paddock - tra turbinii di vento, scariche di elettrostatica e giapponesi che scattavano foto - tutti poterono ammirare le fattezze dei cyborg, in tutto e per tutto simili alle auto normali. Solo le dimensioni esagerate della griglia frontale e l’assenza del gomito di Hofmeister tradivano la natura malevola delle macchine ribelli.
Contemporaneamente il clima ostile impediva alle altre vetture di performare in modo ottimale. Le Ferrari, appesantite come la Sora Lella dopo il pranzo di Natale, le Lambo scivolose e impacciate come Usain Bolt sui tacchi a spillo, le Porsche con le braccia incrociate dietro la schiena a guardare i cantieri…
La maggior parte dei piloti si fece ammaliare dalle performance dei terminator ed iniziarono ad adoperarli con soddisfazione limitandosi a personalizzarne le livree per rendere la battaglia più epica.
Solo pochi volontari si opposero e diedero vita a una rete di resistenza umana. I più addestrati resero le loro agili McLaren in qualche modo competitive, altri ricorsero a ingombranti coupé a motore anteriore provenienti da Crewe e da Stoccarda. Qualche impavido addirittura rispolverò dei vecchi V12 inglesi. La resistenza fu coraggiosa ma alla fine Skynet…. pardon Kunos… ebbe la meglio facilmente in entrambi i campionati. Del Fante e Quadriglio vinsero le rispettive categorie e i terminator completarono il podio PRO con Pippo e Guerrina, mentre in AM Fabbri e Aglieri riuscirono a portare le McLaren sui posti d’onore.
Anche l’Endurance vide una vittoria del T-1000 … pardon della M4…, nonostante i sabotaggi ad opera dei ribelli avessero messo in crisi Skynet… pardon Kunos… hackerando il sistema GPS in modo da collocare Misano nell’Oceano Indiano durante la stagione dei Monsoni e cospargendo di chiodi da 12 le curve del Carro e del Tramonto.
La battaglia era persa ma fu allora che un gruppo di impavidi admin, guidati da John Manzo Connor organizzò una contro-offensiva. Organizzarono una nuova season dotando la campagna iscrizioni di un semplicissimo stratagemma: una foto di un terminator con scritto “io non posso entrare”! L’espediente geniale fu completato mandando avanti nel tempo dei vecchi terminator del 2015 riprogrammati per competere in modo equilibrato.
Il futuro era di nuovo sconosciuto e tutto da scrivere. No fate, e soprattutto no M4.
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